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sabato 24 marzo 2012

Zio Michele

Un minuto di storia castellana
Zio Michele



30 novembre 1917, in località Casa Onesti, fronte del Piave alle ore 13.00, (così recita l’atto di morte redatto dal Comando dell’81° Rgt. fanteria) mancava ai vivi in età d’anni ventisette il Caporale SALVATORI Michele    dell’ 81° Rgt. -  8^ Compagnia, nativo di Castel Madama  figlio di Filippo e SCROCCA Anna, morto in seguito a ferite da scheggia di granata,  sepolto a  Casa Trentin sul Piave.

Nel gennaio del 1918 giungeva al Sindaco del nostro Comune dal Deposito dell’81° fanteria, una lettera datata 18.01.1918, con preghiera di consegnarla coi dovuti riguardi alla famiglia del caduto,  in essa era scritto:

 Alla famiglia del fu Caporale SALVATORI Michele – Castel Madama – Roma.

                        Gloria ai valorosi caduti combattendo mentre difendevano l’onore della Patria.

Giunge a questo Comando la mesta notizia che il Caporale SALVATORI Michele del 81° fanteria cessava di vivere il giorno 30.11.1917 per ferite riportate in combattimento.

                        Il Reggimento al quale appartenne salutando orgoglioso l’istinto, invia riverente il pensiero a coloro che del nome di Lui potranno d’ora in avanti fregiarsi fieramente avendo egli dato alla Patri ed alla santa causa della libertà dei popoli la sua devozione ed il suo valore.

I superiori ed i  compagni d’armi coi quali divise le aspre fatiche del campo ne serberanno grata memoria e luminoso esempio.

                        Commosso nel darne partecipazione, La prego gradire le mie condoglianze vivissime.



                                                                       Il Comandante del Deposito



Che cosa ha di diverso  la  sopra riportata lettera rispetto alle oltre 650.000 giunte a tante famiglie a tante madri nei angoli più sperduti d’Italia  durante la Grande Guerra.

Per me ci sono  due motivi che rendono tale lettera particolare:

Il primo è che il Caporale SALVATORI Michele era il fratello minore di mio nonno Angelo;

il secondo è che tale lettera non è mai stata consegnata ai famigliari e si trova in mezzo ai  fascicoli dell’Archivio     Storico Comunale da oltre 90 anni.

I famigliari furono sempre convinti che Michele era caduto nelle ultime fasi del conflitto, ora riposa con i commilitoni al Sacrario Militare di Fagarè - tomba n. 4321.



       Massimo SALVATORI

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